MI PIACE DEFINIRMI UN ARTIGIANO DEL CIBO.
SCELGO LE MATERIE PRIME PIÙ GENUINE E LE TRASFORMO IN AUTENTICHE ESPERIENZE DI GUSTO.

 

Mi chiamo Maurizio Nicoletti e sono un macellaio da tre generazioni.
Era il 1920 quando mio padre Ezio cominciava a lavorare al mercato di Piazza Vittorio, al tempo uno dei più suggestivi della capitale.

A soli 10 anni, tra le urla delle signore che cercavano il miglior taglio di carne da cucinare al marito, Ezio imparava da sua madre, Virginia Minutillo, un mestiere duro e nobile allo stesso tempo, ormai quasi scomparso.

In un oceano di supermercati, banchi frigo e prodotti surgelati, oggi, grazie alla passione ereditata da mio padre cerco di mantenere alto il valore del mio lavoro e la tradizione della mia Famiglia.

 

Ezio Nicoletti

Ezio, Mercato di Piazza Vittorio – Roma, 1920

 

PERCHÈ LA CARNE NON VA SOLO MANGIATA: DEV’ESSERE SCELTA, TAGLIATA E PREPARATA CON CURA.
MA SOPRATTUTTO AMATA.

 

Sempre al servizio del cliente, la Macelleria Nicoletti ha abbracciato lo slow food, il rispetto del territorio e l’esigenza primaria della qualità.
In una Roma totalmente diversa, quasi 100 anni dopo, nel cuore del quartiere Montagnola continuo a lavorare in nome di una tradizione che è sinonimo di genuinità e freschezza. Valori fondamentali quando si parla di mangiar bene.

Siamo una squadra

Maurizio Nicoletti

MAURIZIO NICOLETTI

Quando ho iniziato a fare questo mestiere avevo 14 anni e a malapena arrivavo all’altezza del banco della macelleria di famiglia, che al tempo era in via Jenner, nel cuore di Monteverde Nuovo.
Non mi piaceva andare a scuola e insieme a mio fratello ci divertivamo facendo finta di aiutare nostro padre a negozio. Poi un giorno abbiamo iniziato a fare sul serio, così ho appreso le tecniche e i segreti di tutte la carni.

Roberto Baldassarri

ROBERTO BALDASSARI

A soli 10 anni, accompagnando mia madre al mercato, ho scoperto l’acciarino: quella bacchetta magica di acciaio che il macellaio usa per ravvivare l’affilatura delle lame dei coltelli.
«Mamma quanto mi piace quel coltello grande!» le dicevo ogni volta.
Fu amore a prima vista, così decisi di imparare questo mestiere.
Oggi per amici sono “Prima Lama“.

Giulia Nicoletti

GIULIA NICOLETTI

Non sono una macellaia – lo dico subito per non creare equivoci – anche se di manzi me ne intendo! Se mio padre avesse avuto un figlio maschio forse oggi sarebbe al suo fianco lì sul banco ma ha avuto la fortuna di avere una figlia femmina. Suvvia, sì sa che noi donne siamo più lungimiranti! Sono la buongustaia di casa, la gastrosnob o gastrohipster che nell’era del web si occupa di portare avanti la tradizione di famiglia.